Flessibile e intuitivo caricamento della macchina con il cobot LBR iisy

Usando come base il cobot KUKA LBR iisy, MAIROTEC ha sviluppato una soluzione che può essere utilizzata, ad esempio, per eseguire il caricamento delle macchine. L'obiettivo di MAIROFlex iisy: un modo unico, economico e semplice per entrare nel mondo dell'automazione. Anche per imprese di medie dimensioni ed artigiane.

La prima applicazione reale del cobot è il carico e lo scarico automatizzato di un tornio con piccoli blocchi di acciaio esagonali. Qui i blocchi vengono modellati nella forma cilindrica di un bullone. Un'attività quotidiana per un'azienda metallurgica che ora viene svolta da un robot collaboratore per alleviare le fatiche dei dipendenti.

Anche il MAIROFlex iisy stesso è programmato per la varietà. La cella di automazione modulare può eseguire un'ampia varietà di compiti nella produzione per conto terzi, in aree applicative quali il caricamento automatizzato delle macchine, le attività di pick-and-place e la movimentazione. Potrebbe però essere utilizzato anche nei settori dell'imballaggio e dei test.

“La macchina è trasportabile e con il carrello elevatore può essere utilizzata in pochissimo tempo in un altro luogo di lavoro già programmata”, spiega Mathes. Grazie al sistema di serraggio a punto zero integrato nel pavimento, la cella assume esattamente la posizione in cui è stato precedentemente programmato il nuovo processo di lavoro. “Questo significa, ad esempio, che il 'passaggio' dal tornio all'imballaggio dei bulloni finiti avviene in un attimo”, spiega Mathes.

Per il MAIROFlex iisy, il sistema di azionamento di livello industriale dell'LBR iisy è un presupposto importante. “Soddisfa tutte le funzioni standard del settore, come i protocolli del bus di campo, gli I/O digitali, la sicurezza e altro ancora. Ciò significa che possiamo integrare facilmente la cella di automazione nei sistemi esistenti dei nostri clienti”, afferma l'amministratore delegato di MAIROTEC.

“LBR iisy ha una velocità dell'articolazione estremamente elevata, che lo rende quasi altrettanto veloce di un robot industriale convenzionale”, sottolinea Johannes Landherr, Product Architect di KUKA. La forcella di attacco regolabile in altezza è progettata per adattarsi a un'ampia varietà di ambienti di lavoro. Per attrezzare la cella di automazione è disponibile un'ampia gamma di utensili. “La cella di automazione modulare si adatta ai requisiti dell'utente, non il contrario”, sottolinea Andreas Mathes.

La gamma di applicazioni del Cobot viene ulteriormente ampliata con nuovi modelli. Alla serie LBR iisy (da 3, 11 e 15 chilogrammi) si sono aggiunti di recente i cobot con carico utile di sei e otto chilogrammi. In questo modo non solo si amplia la gamma di carichi utili e raggi d’azione. A questo si aggiunge la possibilità di applicare forze di processo più elevate, ad esempio nelle applicazioni di assemblaggio, nonché un migliore grado di protezione IP. “In questa ampia gamma di varianti, l'LBR iisy si adatta perfettamente in ambienti di produzione in rapida evoluzione, che producono beni personalizzati o addirittura pezzi unici. Iniziare con l'automazione non è mai stato così semplice e pratico”, afferma Johannes Landherr.

Il presupposto per la straordinaria flessibilità della cella di automazione è dovuto alla concezione tecnologica della LBR iisy di KUKA. “Il cobot è all'altezza del suo nome: è davvero facile da maneggiare”, afferma Johannes Landherr. “L'operatività intuitiva consente un utilizzo rapido e produttivo senza conoscenze preliminari”. Basato sul sistema operativo iiQKA.OS, la “programmazione” dei compiti avviene semplicemente con una guida manuale. Grazie al dispositivo di comando smartPAD pro, la programmazione successiva diventa estremamente facile come l'utilizzo di uno smartphone. Inoltre, la guida dei cavi integrata e l'alimentazione di energia dell'LBR iisy consentono di cambiare gli utensili in modo rapido e agevole.

L'intero processo di caricamento della macchina può essere eseguito anche in modo completamente autonomo. Per l'alimentazione del materiale, una piattaforma mobile autonoma KMP 600-S diffDrive fa la spola, quasi silenziosamente, tra la stazione di allestimento, la cella di automazione e l'area di lavorazione successiva. “Questa è già la prossima fase dell'automazione”, afferma Andreas Mathes con un sorriso sulle labbra. È desideroso di condividere questo entusiasmo: “Imprese artigiane e di assemblaggio, aziende d'imballaggio, fornitori di servizi tecnici, laboratori e ospedali, grandi strutture di ristorazione: la cella di automazione MAIROFlex iisy è in grado di gestire quasi tutto, persino una macchina da caffè. Questo rende l'automazione davvero divertente”.