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L'Incontro tra arte e robotica: Donatoni Group a Marmomac
Durante la fiera Marmomac, è stato presentato il progetto "The Applaud", che mostra come vengono realizzate opere d'arte. Donatoni Group, esperto nella lavorazione di marmo e pietra, ha utilizzato un robot KUKA KR240 R2900 per la fresatura del marmo e ha realizzare una scultura durante i 4 giorni di fiera.
Ogni anno, numerosi appassionati ed esperti del settore della pietra e del marmo convergono all'appuntamento annuale della fiera internazionale Marmomac. L'obiettivo, promuovere la cultura e esplorare le potenzialità della pietra naturale, si è tradotto quest'anno nel progetto The Applaud, un'incarnazione massima della sperimentazione in fiera: durante i giorni dell'evento, un'opera d'arte in marmo prende forma in completa trasparenza, sotto gli occhi attenti dei visitatori.
Dopo intensi preparativi e sforzi collettivi significativi, che hanno coinvolto architetti, artisti, esperti di lavorazione del marmo, impiantisti e altri professionisti, è nata un'installazione firmata dall'architetto Giorgio Canale.
"The Applaud": l'installazione che sorprende alla fiera Marmomac
Marmomac ha sorpreso i visitatori di tutto il mondo con il progetto "The Applaud", un'installazione che unisce arte e tecnologia. L'artista Andreas Senoner ha creato la scultura "Fragments", raffigurante due dita sovrapposte di dimensioni sovrumane, esplorando il tema del frammento in archeologia. L'area sperimentale è stata curata da Giorgio Canale, coinvolgendo il Donatoni Group e mostrando al pubblico il processo di realizzazione di progetti e opere d'arte in un ambiente industriale.
Donatoni Group: nati per innovare lavorazione della pietra
Lo spirito innovativo di Donatoni Group ha spinto l’azienda ad accettare la sfida e collaborare con ente fiera a un progetto sperimentale. Nonostante il breve tempo a disposizione, il team esperto dell'azienda ha colto l’occasione per promuovere sia il proprio expertise sul campo che il robot KUKA. L'esperienza di Donatoni Group, nata nel 1959 con l'Officina Donatoni, si è sviluppata nel tempo, culminando nel 2001 con la produzione e il brevetto della prima macchina da taglio con controllo numerico e testa rotante per la lavorazione della pietra. Attualmente, con circa 140-150 dipendenti, l'azienda vanta una clientela diversificata, dal piccolo marmista alle grandi realtà internazionali.
La partnership vincente per la realizzazione di progetti ambiziosi
Coordinare il complesso progetto Marmomac 2023 in tempi stretti è stato impegnativo. La soluzione, creata ad hoc, vedeva al centro un robot KUKA KR240 R2900 della famiglia QUANTEC che realizzava una scultura dal vivo durante la fiera. La collaborazione a lungo termine con KUKA è stata cruciale per il successo. Luca Donatoni, direttore commerciale della Donatoni Group, ha sottolineato la resistenza, precisione e affidabilità dei robot KUKA in ambienti difficili, vista la presenza di grande quantità d'acqua, di polvere e di vibrazioni molto elevate. L'installazione dei robot nelle celle produttive Donatoni ha inizio 6 anni fa, ottenendo ottimi risultati e garantendo costante precisione e affidabilità. Le operazioni principali svolte dai bracci meccanici includono pallettizzazione fine linea e fresatura o lavorazione artistica delle sculture.
Dalla scansione 3D alla scultura perfetta: il processo di lavorazione del marmo con il robot KUKA
Per la fresatura del marmo, è stato utilizzato un robot KUKA KR240 R2900 della famiglia QUANTEC, consentendo risultati di alta qualità, riducendo i tempi di lavorazione ed evitando sforzi fisici all’artista. L'artista Andreas Senoner ha creato un modello in scala ridotta. Team Donatoni l’ha scansionato in 3D, elaborato con software CAD/CAM, e stabilito il percorso di lavorazione. Grazie alla tecnologia, ancora prima di posizionare il blocco di marmo sulla tavola rotante, la fluidità del progetto è stata studiata e verificata fino ai minimi dettagli.
Oltre al robot KR QUANTEC e al controller KR C4, il sistema include una tavola rotante, quadro elettrico di servizio con PLC Safety, mandrino su flangia robot con Hub IO-Link raccolta segnali e sistema di refrigerazione acqua per mandrino. Il sistema automatizzato completo è curato in ogni dettaglio e monitorato digitalmente durante l’intero processo.
Il blocco di marmo grezzo prende forma strato dopo strato, e una volta completata la lavorazione, si procede alla finitura per conferire la texture desiderata. Grazie alla precisione del robot a 6 assi, il marmo si trasforma in una scultura perfetta, riflettendo la visione dell'artista con un livello di dettaglio impossibile da ottenere con altre tecniche.
I benefici dell'uso di robot nel settore della lavorazione della pietra
L'automazione robotica offre vantaggi significativi per la lavorazione della pietra: i robot offrono maggiore produttività, qualità superiore del prodotto finale, un eccellente rapporto costo-beneficio e tempi di lavorazione ridotti. Questa tecnologia permettere le lavorazioni più complesse rispetto alle macchine tradizionali, allo stesso tempo ottimizzando consumo del materiale e riducendo gli scarti. Inoltre, riduce i rischi per i lavoratori, eliminando la gestione di pesi eccessivi ed evitando ambienti con molta acqua e polvere, dannose per la salute degli operatori. massimizzando l'efficienza nell'uso.
Il robot KUKA scolpisce una statua durante la fiera Marmomac di Verona
Durante la fiera Marmomac è stato presentato il progetto "The Applaud", che mostra come viene creata un'opera d'arte.
La complessità del progetto e le sfide tecniche affrontate
Donatoni Group ha cominciato l'allestimento in anticipo, diventando la prima azienda ad avviare l'installazione nel quartiere fieristico. Un team specializzato, composto da esperti tecnici strutturali, di hardware e software, ha affrontato sfide tecniche complesse. La soletta del padiglione è stata sottoposta a verifica per supportare un macchinario così grande, mentre l'installazione del sistema di ricircolo dell'acqua al piano inferiore richiedeva un attento studio millimetrico per il posizionamento preciso di robot, vasche di filtraggio, cavi e tubi.
In considerazione delle decine di migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo, la massima attenzione è stata dedicata al sistema di sicurezza. Pareti perimetrali trasparenti sono state scelte per isolare l'area di lavoro del robot senza compromettere la visibilità, proteggendo anche dagli schizzi d'acqua e dai residui di lavorazione. L'allineamento preciso delle alte protezioni con i bordi delle vasche e i supporti sospesi dal soffitto è stata una vera sfida, senza margini di errore consentiti.
Il filo conduttore del progetto è la sostenibilità
La sostenibilità è stata un elemento fondamentale nel progetto "The Applaud". La progettazione si è concentrata sulla riduzione dei materiali rimossi dal blocco, scegliendo forme che facilitassero la lavorazione e un marmo che riducesse l'inquinamento acustico. Le acque reflue sono state trattate e recuperate durante l'evento, mentre il materiale rimosso è stato compattato in capsule. Questo approccio riflette l'impegno di ridurre l'impatto ambientale. Dalila Isalberti esprime soddisfazione per il successo del progetto e apre la possibilità di replicare l'esperienza a Marmomac l'anno successivo. "The Applaud" rappresenta un manifesto che dimostra la fioritura della creatività in contesti industriali, evidenziando come le competenze nella robotica e nella lavorazione della pietra possano aprire nuove porte a un futuro innovativo, unendo industria e arte.